Sprechi di cibo: le nuove tendenze che aiutano ad evitarli

Contenere gli sprechi di cibo è uno dei leit motiv degli ultimi tempi, e i consumatori stanno seguendo questo trend stando attenti alla spesa. Un consumo più consapevole e attento all’ambiente è una tendenza non sottovalutata nemmeno dalle grandi distribuzioni, che si adeguano con iniziative a sostegno.

7 italiani su 10 sono disposti a cambiare negozio per favorirne uno che offra prodotti con confezioni sostenibili, mentre il 27% ha aumentato gli acquisti di prodotti ecofriendly.

A quanto ammontano gli sprechi?

Da un’indagine della Coldiretti è emerso che il 54% degli italiani ha diminuito gli sprechi alimentari adottando strategie diverse. Da chi utilizza gli avanzi a chi fa attenzione alla data di scadenza, fino a chi compra prodotti freschi a chilometro zero. Le problematiche rintracciate riguardano soprattutto il quantitativo di cibo buttato ogni anno pro capite: 36 kg, con il valore in aumento con l’alzarsi delle temperature. Queste rendono più difficile la conservazione dei cibi come verdura, frutta fresca, pane, latte, yogurt e formaggi.

A causa del lockdown, lo spreco di cibo è calato del 41%, scendendo fino al -66% in aprile. Molti attribuiscono il dato ancora piuttosto alto all’industria alimentare, catering e distribuzione, invece che all’ambito familiare, mentre il 39% preferirebbe acquistare più alimenti sfusi. Poca chiarezza anche a causa della dicitura “da consumarsi entro”, che non chiarisce esattamente entro quando è consigliabile mettere in tavola quell’alimento. Ciò che invece è apprezzato quasi universalmente è il ricorso a confezioni sostenibili, con materiali riciclati o più leggeri.

Il futuro cosa riserva? Sicuramente la nascita di una catena del freddo smart, rintracciabile ed ecofriendly. Implementare nuovi metodi di conservazione del cibo aiuterà a limitare al massimo gli sprechi e a fare in modo di poterne riutilizzare sempre più.