Da poco abbiamo celebrato la 75esima giornata dell’alimentazione. In questa occasione, non è mancata una riflessione sui dati riguardanti la popolazione mondiale e il proprio stato di salute in relazione a ciò che mangia. Sovrappeso e malnutrizione incidono assieme sull’economia globale di circa 3.500 miliardi di dollari l’anno, con annessi gravi rischi per il proprio benessere. Focus è stato posto soprattutto sugli anziani, spesso troppo trascurati e non ben informati sulle insidie dei cibi che consumano solitamente.

I dati

L’età di riferimento oggi è dai 75 in su, ma ci sono accorgimenti che andrebbero messi in atto a partire dai 60 circa, di modo da evitare problemi successivi.

Un primo aspetto da non sottovalutare è il sesso dell’anziano. Se parliamo di persone autosufficienti, il rischio di malnutrizione è superiore di tre volte nel maschio. Il motivo? Le donne hanno un’attitudine maggiore a preoccuparsi di mangiare qualitativamente bene, unito al prepararsi i pasti in modo autonomo.

Attenzione massima all’idratazione, fondamentale per tutti. Infatti, gli anziani sono molto più soggetti alla disidratazione, dal momento che sentono meno lo stimolo della sete. Bere aiuta a depurarsi dalle tossine accumulate giornalmente dal nostro organismo, oltre che a dare una spinta a tutte le reazioni chimiche del corpo. Non finisce qui: l’acqua mantiene una buona funzionalità renale e del cuore, pompando sangue più fluido e meno denso.

Svogliatezza nel preparare i pasti, problemi di masticazione o digestione, sono alcuni degli aspetti che impediscono all’anziano di variare la propria alimentazione. Ciò porta ad eccedere con particolari cibi e la mancanza di altri. Non dimentichiamo la diminuzione del fabbisogno calorico con l’età, che – unito alla mancanza di movimento – porta al sovrappeso.

Alcol, grassi saturi, sale e zuccheri raffinati andrebbero dosati con estrema cautela. Possibili cadute, malattie cardiovascolari, glicemia, tumori sono tutti rischi concreti a una certa età. Per contrastarli, sarebbe necessaria una giusta dose di proteine, da sostituire agli eccessi di carboidrati o formaggi, che alla lunga si rivelano solo dannosi per il proprio corpo. Carne, pesce, uova e noci possono assolutamente venire in aiuto.

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