Quando si inizia una dieta, lo specialista consiglia di non finire mai un pasto con un frutto, ma vi siete mai chiesti il motivo?  La risposta, in realtà, è davvero semplice ed è riassumibile in una semplice parola: fermentazione. Infatti, la frutta è composta in buona parte da zuccheri che, introdotti nello stomaco, danno vita al processo di fermentazione responsabile del rallentamento della digestione che rende difficile anche la perdita di peso. Inoltre, questo processo incide pure sul lavoro compiuto da enzimi e succhi gastrici, garantiti dalla digestione e dall’assimilazione di tutti gli alimenti ingeriti.

Ma esiste un ulteriore motivo che porta gli specialisti a sconsigliare di introdurre frutta a fine pasto, cioè l’alto tasso di zuccheri (in particolare il fruttosio) che ne causano anche un eccesso nel sangue, con picchi glicemici rilevanti.

Quindi quando sarebbe preferibile consumare questo alimento? Il momento migliore è sicuramente la mattina o nel primo pomeriggio, con uno stacco di almeno due ore dal pranzo o dalla cena. Tra i frutti consigliati ci sono la mela, ricca di fibre e capace di monitorare la glicemia, ma anche il pompelmo, l’ananas, la papaya e l’arancia, ricca di vitamina C.

 

 

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