Il trend delle “diete sostenibili” è in fortissima ascesa. Lightspeed/Mintel, in collaborazione con Bimby ha studiato le ultime tendenze nutritive in una specifica area food europea (che contiene Francia, Germania, Italia, Spagna e Polonia). È emersa una rinnovata consapevolezza da parte dei consumatori dell’impatto delle loro scelte riguardo il cibo sul mondo che li circonda. Nello specifico, è aumentata la sensibilità in merito all’emergenza climatica, oltre alla necessità di cambiare le proprie abitudini nell’immediato.
La FAO ha indicato diverse linee guida a questo proposito.
- Alimentazione consapevole. La ricerca ha evidenziato che gran parte dei cittadini europei si preoccupi di come e dove venga prodotto il cibo giunto sulle loro tavole. Sono consapevoli del fatto che la loro salute e quella del pianeta dipenda anche da questo. La qualità del cibo viene inserita quindi al primo posto, in virtù della continua ricerca di ingredienti sostenibili, in rispetto di ambiente, forza lavoro e salute. Gli intervistati hanno infatti dichiarato di essere disposti a spendere di più per ingredienti in linea con questi valori. È stata espressa anche la tendenza a combattere lo spreco alimentare, con piccoli gesti quotidiani riguardanti l’utilizzo di energia, il packaging, non cucinando prodotti pronti e scegliendo con cura gli ingredienti.
- Nuove conoscenze nutrizionali. Oggi viviamo in un mondo dove l’approccio all’alimentazione è di tipo olistico, cercando di invecchiare in modo sano e personalizzando le proprie abitudini alimentari. Il tutto in linea con i dettami della sostenibilità. Migliorare il sonno, ridurre l’ansia, aiutare a rilassarsi sono le nuove funzioni ricercate nei cibi, volte a una soddisfazione non solo fisica, ma anche mentale. Cambiare il proprio stile di vita non è mai stato così semplice e gustoso.
- Alimentazione a base vegetale. La tematica del benessere animale, nonché della sostenibilità degli allevamenti, sta spingendo sempre più persone a cambiare le proprie abitudini alimentari. Molti decidono di non mangiare più la carne per ragioni ambientale, mentre altri ritengono che le proteine derivate dalle piante siano più sane delle controparti. In primis, si cerca di eliminare il lattosio, e contemporaneamente il consumo di latte e derivati, o di mangiare carne, ma in modo ridotto e consapevole. In quest’ultimo caso, prende sempre più vita l’alimentazione flexiteriana; essa prevede il consumo di carne rossa (principalmente) nelle quantità essenziali a ottenere i principi nutritivi difficili da ottenere con diete 100% vegetali.
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