Una dieta vegetariana è un regime alimentare che prevede l’esclusione totale o parziale di alimenti di origine o derivazione animale. In quanto esperti di alimentazione ci sentiamo di voler puntare il focus su un’attitudine alimentare sempre più diffusa e popolare. Si distinguono 3 tipi di dieta vegetariana.

  • Dieta lacto-ovo-vegetariana. È la dieta vegetariana classica che elimina ogni tipo di carne animale dall’alimentazione, compresi pesci e crostacei, ma consente di mangiare alimenti di origine animale come miele, uova, latte e latticini.
  • Dieta vegetaliana o vegana. È una dieta che esclude anche tutti i prodotti di origine animale, come uova, latte, miele, formaggi e burro.
  • Dieta crudista. È una dieta che ha motivazioni più salutistiche che etiche e prevede l’assunzione di alimenti vegetali crudi. Lo scopo è evitare l’impoverimento dei cibi attraverso la cottura.

Una dieta equilibrata. La dieta vegetariana può essere equilibrata e fornire un adeguato apporto nutrizionale, ma non necessariamente è migliore di una dieta “non vegetariana”. Una dieta vegetariana ben calibrata può essere compatibile con diverse fasi della vita, come la gravidanza o l’allattamento, la prima e la seconda infanzia, l’adolescenza e anche per un certo tipo di attività sportiva.

Rischi e carenze. Le diete vegetariane sono solitamente complete riguardo ad amminoacidi essenziali. Ma possono sorgere problemi in caso di diete non adeguatamente pianificate o, nel caso della dieta vegana, per quanto riguarda acidi grassi omega 3, ferro, zinco, iodio, calcio e vitamine. La carenza di vitamina B12 (cobalamina) è particolarmente evidente nella dieta vegana, in quanto si tratta di una vitamina presente solo in cibi di origine animale. Per prevenire le anemie, cioè le carenze di ferro, si può utilizzare del limone da aggiungere alle verdure. Spesso sono gli stessi promotori della dieta vegana a consigliare l’utilizzo di integratori, proprio con lo scopo di recuperare tutti i nutrimenti essenziali.

Inoltre, un eccesso di fibra alimentare, impossibile da avere seguendo un regime alimentare onnivoro, ma frequente fra i vegetariani, può essere dannoso, poiché riduce l’assorbimento di alcuni minerali come ferro e calcio, che nella dieta vegetariana scarseggiano.

Non improvvisare il proprio regime alimentare. I rischi di improvvisarsi vegetariani possono essere anche gravi per la salute. Per questo è sempre importante rivolgersi a un medico, dietologo o nutrizionista per pianificare la dieta in modo corretto.

Gli effetti sull’attività sportiva. Gli effetti sull’attività sportiva di una dieta vegetariana, possono indurre ad un minore massa muscolare, che dovrebbe essere correlata all’assunzione di proteine animali.

Le motivazioni salutiste per una scelta vegetariana. Ischemie, ipercolesterolemie, ipertensione, il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro hanno minore incidenza in soggetti che seguono una dieta vegetariana. Ma è anche vero che chi segue una dieta vegetariana è molto più attento all’alimentazione e alla salute rispetto alla media.

Le motivazioni etiche ed ecologiste per una scelta vegana.  Oltre a ragioni di salute possono esistere anche motivazioni di tipo etico, legate soprattutto alla volontà di non far uccidere alcun animale, mentre a livello ecologico, l’ispirazione può provenire dal desiderio di ridurre i disboscamenti effettuati per gli allevamenti o l’inquinamento causato dagli allevamenti stessi. Infine, anche il possibile utilizzo di antibiotici o la presenza di additivi negli alimenti degli animali può essere tra le motivazioni che spingono alcune persone a scegliere una dieta vegetariana.

Key Line

La linea di integratori per dieta chetogenica pensati per ogni esigenza e stile di vita.

Key Break

La linea di prodotti per dieta chetogenica e snack spezza fame per una pausa di gusto.

Key Plus

Il percorso di Keydiet ti permette di variare la tua alimentazione, non annoiarti mai a tavola e integrare anche il corretto allenamento.