Cosa prevedeva la nostra dieta nella preistoria? Ce lo rivela uno studio.

Cosa prevedeva la nostra dieta nella preistoria? Ce lo rivela uno studio. Una tesi che rimette tutto in discussione. L’uomo onnivoro già 100mila anni fa?

Cosa prevedeva la nostra dieta nella preistoria?

Uno studio ci rivela che, a differenza di quanto finora creduto, nella preistoria l’uomo non si nutriva di sola carne. La nostra dieta prevedeva anche nella preistoria il consumo di alimenti di origine vegetale.

La verità rivelata dai denti

Lo studio in oggetto, condotto dal Max Plank Institute e pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, rivela che nelle bocche degli uomini di Neanderthal vi erano presenti ceppi di batteri adatti a scindere gli amidacei in zuccheri semplici. Questo vuol dire che la nostra dieta prevedeva già il consumo di vegetali.

Lo studio ha analizzato miliardi di frammenti di DNA conservati nella placca batterica dentale di 124 resti fossilizzati di umani, ma anche di primati, come scimpanzè, gorilla e scimmie urlatrici. Ma il più antico microbioma orale mai sequenziato è quello di un campione di Neanderthal di oltre 100 mila anni fa. Lo studio rivela come questo individuo fosse già in grado di digerire gli amidi. Pertanto, è chiaro che la sua dieta prevedesse anche cibi di origine vegetale.

Cosa prevedeva la dieta nello specifico?

Ce lo rivela ancora una volta lo studio, perché pare che la dieta includesse cibi ben precisi, quali tuberi, radici, noci, semi e cereali selvatici. Un dato confermato anche dalle tracce di amidacei rinvenute sui manufatti utilizzati dai Neanderthal per cucinare.

Ricostruire del tutto la dieta dei nostri antenati vissuti durante la preistoria è piuttosto difficile ma i batteri orali hanno permesso di individuare degli indizi davvero utili a comprendere i primi cambiamenti dietetici che ci hanno resi unicamente umani.