Additivi all’interno degli alimenti: quanto è sicuro assumerli?

Da sempre i cibi preferiti dai bambini sembrano essere quelli più colorati. In tal caso però, è impossibile non ricorrere alla presenza di additivi, termine che fa subito pensare a qualcosa di artificiale o dannoso per il nostro corpo. Non è così. Per definizione, si tratta di una sostanza non presente naturalmente in un alimento, ma aggiunta per migliorarne aspetto, conservazione, formulazione o gusto. Si tratta di prodotti di origine naturale nella maggior parte dei casi, in altri vengono ottenuti in laboratorio. Tutti gli additivi consentiti per legge sono innocui per la salute.

A questo proposito ha parlato Alberto Mantovani, tossicologo dell’Istituto Superiore della Sanità, secondo cui un additivo una volta era ritenuto “sicuro fino a prova contraria”. Oggi invece sono presenti strumenti sempre più sofisticati per controllare al meglio la possibile tossicità di un composto. Tutti gli additivi in commercio verranno infatti rivalutati entro il 2020 dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e approverà solo quelli ritenuti sicuri al 100%.

Verranno ridiscussi anche i limiti di concentrazione, qualora necessari a garantire la sicurezza. I controlli sono già in corso: su circa 40 coloranti vagliati, di tre “rossi” sono state abbassate le concentrazioni massime, mentre uno è stato escluso del tutto. Sul sito ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità esiste già una lista dei coloranti alimentari consentiti.

Ulteriore segno di sicurezza degli additivi presenti negli alimenti deriva dalla purezza delle sostanze autorizzate. Ognuna di queste non deve contenere contaminanti, spesso inseriti in prodotti preparati in paesi extraeuropei e usati in alimenti dei quali è spesso difficile ricostruire la filiera. In Europa, al momento, monitoraggio, controllo, allerta e ritiro sono tutte funzioni attive ed efficienti, che limitano al minimo il margine d’errore.